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ESITI DI TRAUMI CRANICI

Che tipi di traumi cranici ci sono?

Qualsiasi evento incidentale alla testa può causare un trauma cranico.

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Ci sono due tipologie principali:

Trauma da perforazione: un corpo estraneo penetra nel cervello e causa danni alle zone colpite. Questo danno focale, localizzato, si situa lungo la traiettoria percorsa dall’oggetto nel cervello.

I sintomi variano a seconda della zona del cervello danneggiata.

Trauma cranico chiuso: si verifica un urto molto forte alla testa, come per esempio in un incidente stradale, quando la testa batte contro il parabrezza o il cruscotto.

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Questi traumi causano due tipi di danni:

- Danno cerebrale primario, che si verifica al momento del trauma, e può includere:

• Fratture del cranio;

• Contusioni/lividi: spesso avvengono in corrispondenza dell’urto o nei punti in cui il cervello ha sbattuto contro i rilievi ossei all’interno del cranio per l’urto;

• Ematomi/raccolte di sangue: avvengono tra scatola cranica e cervello o all’interno del cervello;

• Lacerazioni: si verificano perché la forza dell’urto fa ruotare il lobo frontale (situato anteriormente) e quello temporale (situato lateralmente) del cervello o i vasi sanguigni nella scatola cranica, in cui ci sono creste ossee che causano degli strappi;

• Danni nervosi: le fibre nervose del cervello vengono tagliate o spezzate a causa dell’urto.

- Danno cerebrale secondario, che si sviluppa successivamente al trauma, e può includere:

• Edema cerebrale

• Aumento della pressione intracranica

• Epilessia

• Infezioni intracraniche

• Febbre

• Ematomi

• Alta o bassa pressione

• Carenza di sodio

• Anemia

• Carenza o eccesso di CO2

• Alterazioni della coagulazione

• Anomalie cardiache

• Anomalie polmonari

• Variazioni del comportamento alimentare

 

Quali problemi fisici si verificano dopo il trauma cranico?

I problemi fisici possono includere perdita di udito, rumori nelle orecchie, mal di testa, blocchi muscolari, vertigini, nausea, vomito, visione sfocata, riduzione di olfatto e gusto, diminuzione della forza e della coordinazione di braccia e gambe.

 

Quali problemi di comunicazione ci sono dopo il trauma cranico?

Le persone con trauma cranico spesso hanno disturbi cognitivi e comunicativi, che hanno limitano molto l’autonomia nella vita quotidiana. Questi problemi variano a seconda dell’ampiezza del danno e dalla sede della lesione.

I traumatizzati cranici possono avere difficoltà a reperire le parole necessarie per esprimere un’idea o per spiegarsi oralmente o per scritto. Per loro può risultare difficile capire sia il linguaggio scritto che quello parlato, come se ascoltassero una lingua straniera. Possono avere difficoltà con le lettere, nella scrittura e nella lettura.

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I traumatizzati cranici possono avere difficoltà a livello di comunicazione sociale:

• Mantenere i turni di parola in una conversazione

• Mantenere l’argomento del discorso

• Usare un tono di voce appropriato

• Cogliere i dettagli in una conversazione e la differenza tra sarcasmo e tono serio

• Rispondere alle espressioni mimiche e al linguaggio del corpo

• Stare al passo con gli altri in una discussione veloce

Inoltre i traumatizzati cranici possono sembrare eccessivamente emotivi o al contrario apatici. Possono avere poca o nulla consapevolezza dei loro comportamenti inappropriati, cosa che risulta molto frustrante per familiari e amici. In generale, la comunicazione può essere frustrante e inefficace.

In aggiunta a quanto detto sopra, i muscoli di labbra e lingua possono essere più deboli o in coordinati dopo il trauma, causando difficoltà a parlare in modo comprensibile e forte abbastanza da venir udito nella conversazione. I muscoli possono essere così indeboliti che la persona non è in grado di parlare per nulla. La debolezza dei muscoli può limitare le abilità di masticare e deglutire.

 

Quali problemi cognitivi ci sono dopo il trauma cranico?

I deficit cognitivi sono molto frequenti in persone che hanno avuto un trauma cranico. La sfera cognitiva include la coscienza del contesto in cui ci si trova, l’attenzione ai compiti da svolgere, la memoria, il ragionamento, il problem solving, le funzioni esecutive (porre obiettivi, pianificare), avere iniziative, avere coscienza di sé, autocontrollarsi, autovalutarsi.

I danni dipendono dalla sede e dalla gravità del danno cerebrale e possono includere:

• Difficoltà a concentrarsi in presenza di distrazioni;

• Lentezza nell’apprendere ed elaborare informazioni nuove. I messaggi più lunghi e complessi devono venir suddivisi in frasi più brevi. La persona può avere bisogno di ripetere o verificare di aver capito correttamente l’informazione principale. I partners comunicativi devono rallentare il modo di parlare;

• Problemi di memoria a breve termine. L’apprendimento di materiale nuovo può essere difficile. La memoria a lungo termine dei dati precedenti il trauma viene generalmente conservata;

• Deficit delle funzioni esecutive. Il traumatizzato può avere problemi ad iniziare un’attività, e a decidere gli obiettivi da raggiungere per completarla. La pianificazione e l’organizzazione di un compito è uno sforzo, e risulta difficile l’autovalutazione del lavoro svolto. Il traumatizzato sembra spesso molto disorganizzato e necessita dell’aiuto di familiari e amici. Vi possono essere difficoltà anche nella risoluzione di problemi e l’impulsività nel reagire alle situazioni.

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